Monumento Monga

Il monumento fu commissionato dalla contessa Augusta Monga Albertini, unica superstite della famiglia Monga straziata da moltissimi lutti. Su una base conica quadrangolare è posto un gruppo di statue composto dall’angelo della morte e dalla contessa prostrata ai suoi piedi, quest’ultima decapitata nel 1990 e non ancora ripristinata. L’angelo siede sul frammento di un fregio antico, a significare che è sovrano del tempo e del destino degli uomini, e regge la spada sterminatrice con la punta rivolta verso il basso. Sul basamento sono scolpiti in bassorilievo sul bronzo i defunti della famiglia Monga addossati e distesi uno sull’altro, a significare le morti ravvicinate, con un angioletto a mani giunte e Verona sullo sfondo. Nella parte superiore in granito c’era l’iscrizione che spiegava il soggetto del monumento, ma con il passaggio della concessione del sepolcro a un’altra famiglia questo elemento è stato coperto da una nuova lapide.