Monumento Allegri Zorzi

AUTORE: Ugo Zannoni

Monumento Allegri Zorzi

Il monumento è un esempio di come le famiglie di elevate ceto sociale celebrassero i propri defunti ed è uno dei più costosi del Cimitero Monumentale: all’epoca, per realizzare il proprio sepolcro, la famiglia Allegri Zorzi spese 70 mila lire, che oggi corrispondono a circa 290 mila euro. Sono tre i protagonisti della scena: Scipione Zorzi che giace composto nel letto funebre con le mani raccolte al petto, la vedova Giulietta Cressotti che si accosta affranta al marito defunto e, sulla sinistra, un contadino dall’aspetto tarchiato e tozzo con la falce alla cintola che si inginocchia su un covone di spighe per porgere a Scipione un mazzo di fiori campestri, segno di affetto e riconoscenza nei confronti del padrone. Il quadro riflette la fiducia positivistica di ascesa sociale e giustizia, rappresentata con un gusto tra neogotico e neorinascimentale e resa con marmi policromi, intarsi di bronzo e dorature.

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